Contro la mistificazione della realtà, al Giardino dei Giusti, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, giornalisti e attivisti ucraini, russi e bielorussi hanno raccontato un anno di invasione militare. Senza il filtro della censura e oltre il linguaggio della propaganda.
Al centro del racconto, le persone e i luoghi della guerra, attraverso la testimonianza del giornalista Ilia Krasilshchik e l’esposizione del fotografo e artista Danila Tkachenko.
Per entrambi lo stato russo ha emesso un mandato di arresto internazionale.
Krasilshchik, già co-fondatore di Meduza, è direttore di Helpdesk.media, una startup editoriale che aiuta i cittadini russi ad evitare la coscrizione e quelli ucraini a sopravvivere durante il conflitto. Lo fa smontando le fake news, fornendo informazioni pratiche a chi si trova sotto le bombe e raccogliendo informazioni di prima mano da dissidenti e cittadini in fuga.
Ai partecipanti alla manifestazione è stato chiesto di fare un esercizio di immaginazione “immersiva”. Per tutta la giornata, infatti, il Giardino dei Giusti di Milano è diventato una sorta di teatro di guerra: attraverso mega pannelli sono stati riproposti gli scenari più devastanti del conflitto in Ucraina. Lo sguardo è quello dei fotoreporter ucraini rimasti intrappolati nelle città assediate dal Cremlino.
La mostra, che si intitola “Inversione” è ideata e curata dal performer e fotografo russo Danila Tkachenko, su cui verte un mandato di arresto, per aver manifestato a Mosca contro la guerra. L’obiettivo della mostra è attirare l’attenzione del pubblico sull’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e lanciare un appello ai cittadini europei affinché aiutino l’Ucraina e si oppongano all’aggressione militare. I fotografi ucraini coinvolti sono: Maxim Dondyuk, Evgeny Maloletka, Alexey Furman, Mykhaylo Palinchak, Svyatoslav Shivchenko, Yulia Ovsyannikova, Vasily Maximov, oltre alla francese Laurence Geai, al portoghese Miguel A. Lopes e al messicano Narciso Contreras.
L’evento si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo.