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Argentina, 1985

di Santiago Mitre Argentina, 2022

Mancano una manciata di giorni al ballottaggio del 19 novembre, le elezioni più importanti in Argentina dal 1983. A quarant'anni esatti dal ritorno della democrazia nel Paese dopo la dittatura della giunta civile-militare, gli argentini tornano alle urne per il ballottaggio tra il ministro peronista dell'Economia Sergio Massa e l'ultraliberista e riduzionista dei crimini della giunta – ci sarebbe molto altro da aggiungere ma si rimanda alle informazioni rinvenibili in rete – Javier Milei.

Il candidato antisistema Javier Milei piace moltissimo ai giovani, che hanno conosciuto la perenne crisi economica, il kirchnerismo e la corruzione dilagante tra i funzionari governativi. In una recente intervista all'Awards Daily, il regista dell'acclamato Argentina, 1985 Santiago Mitre ha detto che gli argentini tendono a dare per scontata la democrazia, e hanno dimenticato quanto fosse terribile vivere sotto la dittatura e persino il processo contro i membri della giunta militare. Sull'importanza di preservare questa memoria ruota il film Argentina, 1985.

Argentina, 1985

Vincitore del Golden Globe come miglior film straniero nel 2023, candidato nella cinquina degli Oscar dello stesso anno, la prima produzione argentina Prime ha riscosso un grande successo di botteghino in patria (nonostante sia stato tenuto strategicamente in cartellone per poche settimane) ed è tra i dieci film e serie non di lingua inglese più visti nell'ultimo anno sulla piattaforma a livello mondiale.

Scritto da Santiago Mitre con Mariano Llinàs, Argentina, 1985 è un film monumentale, per la durata – due ore e venti – ma non solo. Costruito intorno alle figure del procuratore generale Julio Strassera – che, cosa da non sottovalutare, ha il credibile e solido volto del popolare attore argentino Ricardo Darin – e del procuratore aggiunto Luis Moreno-Ocampo, il film ripercorre cronologicamente le vicende dello storico processo contro i membri della giunta militare.

La bellezza e l'epicità del film sta nell'aver preso la formula del legal drama, che come da prassi culmina con la requisitoria, e averla tirata in tutte le direzioni possibili e meno scontate. C'è la storia di un procuratore di mezza età che teme per la propria famiglia ma allo stesso tempo è ben consapevole della necessità storica del processo e prende coraggio più il procedimento va avanti e c'è la storia di un procuratore aggiunto alla sua prima esperienza in un tribunale, scelto perché discendente di una famiglia da sempre parte delle gerarchie militari. C'è la storia di un ristretto gruppo di giovani giuristi a cui viene affidato il compito di raccogliere le prove per il processo che deve segnare una discontinuità con il passato. C'è la storia di un figlio che prende le distanze da una famiglia che ha sempre giustificato i crimini della giunta e quella di sua madre, che Jorge Videla era abituata a incrociarlo tra i banchi della chiesa. E ci sono i racconti delle vittime delle torture in tribunale. Santiago Mitre e Mariano Llinàs non ricostruiscono visivamente i flashback, ma affidano la storia delle torture e degli stupri e dei decaparecidos alle parole delle persone chiamate alla sbarra per raccontare senza perifrasi quello che hanno subito da parte dei militari.

I limiti del piccolo schermo

Il vero e unico problema di Argentina, 1985 è lo schermo alla quale è stata prevalentemente affidata la sua distribuzione, che non gli rende giustizia. In Argentina, il film è stato in cartellone per soltanto tre settimane a partire dal 29 settembre 2022, in sale cinematografiche indipendenti, a causa della disputa di Amazon con le quattro principali catene del Paese, che si sono rifiutate di distribuirlo per meno dei 45 giorni riservati a pellicole dagli incassi promettenti. Ciò nonostante è diventato comunque il film argentino più visto in Argentina nel 2022.

In Italia è stato distribuito nel 2023 in sole 11 sale a ridosso degli Oscar 2023, mentre è disponibile sulla piattaforma Amazon Prime dal 21 ottobre 2022. E l'epica (ma anche la sua fotografia e la sua colonna sonora) ha bisogno della sala buia.

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