Dal 6 aprile al 16 luglio 1994 si è compiuto in Ruanda il genocidio dei tutsi e degli hutu moderati, per mano dell’esercito regolare e delle milizie paramilitari. Durante quei terribili 100 giorni, in cui persero la vita circa un milione di persone, i Giusti furono coloro che, con grande rischio personale, scelsero di non restare a guardare ma di intervenire, per strappare bambini, donne e uomini dal massacro.
Furono coloro che cercarono invano di avvertire il mondo di quello che stava accadendo; salvarono le persone nascondendole in luoghi di fortuna, trasformando strutture esistenti in rifugi per i perseguitati; portarono fuori dal Paese chi era in pericolo, nonostante la minaccia degli uomini armati e il divieto di attraversare la frontiera; sfruttarono la propria posizione privilegiata per mettere in salvo il maggior numero di persone possibili.